Poco più di una settimana fa il Parlamento ha istituito la terza, in ordine di tempo, commissione parlamentare di inchiesta per indagare sui casi di morte e gravi malattie che hanno colpito il personale militare italiano impiegato nei siti in cui vengono stoccati ed utilizzati munizionamenti, sia all'estero che in territorio nazionale.
Alla luce di sempre più frequenti casi di malattia diffusi tra i militari dopo essere stati impegnati nelle missioni all'estero o nei poligoni di tiro l'indagine tende a verificare gli effetti collaterali dovuti all'esposizione di specifici agenti tossici quali il radon, l'uranio impoverito, l'amianto, le nanoparticelle rilasciate nelle deflagrazioni e l'effetto tossico di accumuli di vaccini.
- Uranio impoverito si trova in speciali munizioni, nelle corazze dei carri armati e nelle munizioni anticarro. I casi di malattie per possibile contaminazione da uranio impoverito nel solo ambito militare, escluso quindi i civili che abitano in zone circostanti ai teatri di guerra, supera largamente i 2.500 malati (dati raccolti dalla Sanità Militare), 216 sono i morti. Non c'è un serio piano di prevenzione per le nostre truppe; in Somalia i militari USA adottavano tute di protezione, maschere e occhiali, mentre i nostri soldati hanno operato senza alcuna misura di protezione (come ha accertato la sentenza del Tribunale Civile di Firenze datata 17.12.2008), questo nonostante il comando centrale europeo della NATO abbia diramato un documento contenente la descrizione dei rischi associati all'esposizione all'uranio impoverito.
- L'amianto si trovava, fino a pochissimo tempo fa, in numerosi ambienti militari; utilizzato sopratutto nella costruzione di navi militari, in particolare nei dragamine e nelle cannoniere consegnate dalla Marina americana dopo la fine della seconda guerra mondiale dove macchinari, tubature, cabine, tutto era rivestito con il minerale tossico. L'esposizione all'amianto negli ultimi dieci anni ha ucciso oltre 300 militari imbarcati su navi imbottite di asbesto.
- Vari validi indizi inducono a pensare che il massiccio, spesso eccessivo, utilizzo di vaccini su personale militare addizionato all'esposizione di altri materiali tossici, produca una miscela esplosiva per la salute che debilita fortemente il sistema immunitario.
- Le esplosioni di materiale bellico causano la dispersione nell'ambiente di nanoparticelle di minerali pesanti. Nanoparticelle non presenti in natura sono state ritrovate nei tessuti di militari deceduti per tumore dopo aver partecipato a missioni all'estero.
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