09/04/10

QUANDO LA POLITICA ALTERNATIVA (IDV) SI APPROFITTA DELLA GENTE


In principio era un gruppo di semplici cittadini che si sentivano rappresentati dalla faccia pulita e sempre sorridente di Padre Alex Zanotelli, poi si sono aggregati con umiltà e tanta voglia di fare tantissimi comitati cittadini e associazioni spontanee (la lista completa degli aderenti si può vedere QUI ), insieme hanno dato vita al FORUM ITALIANO DEI MOVIMENTI PER L’ACQUA facendosi promotori di numerose iniziative tra le quali la manifestazione per l'acqua pubblica del 20 marzo a Roma e il referendum di iniziativa popolare in materia, redatto per l'occasione da tre costituzionalisti: Stefano Rodotà, Gianni Ferrara e Alberto Lucarelli.
Il 31 marzo il FORUM ITALIANO DEI MOVIMENTI PER L’ACQUA ha depositato presso la Corte di Cassazione di Roma i quesiti per i tre referendum che chiedono l’abrogazione di tutte le norme che hanno aperto le porte della gestione dell’acqua ai privati chiedendo a tutta la società civile di unirsi con loro nella lotta e per impegnarsi a raccogliere le 500 mila firme necessarie per l’ammissione dei referendum, sottoscrizione che inizierà il 24-25 aprile.

Poi sono arrivati i partiti, nello specifico IDV, e la strada della rivendicazione popolare dei diritti si è fatta più difficile.

L’Italia dei Valori, che fino a qualche mese fa faceva parte dei sostenitori della campagna insieme ad altri partiti, al rifiuto di poter far parte del comitato promotore, nel quale non è ammesso nessun partito politico, dichiara che partirà con la propria solitaria campagna per altri quesiti referendari tradendo la promessa pre-elettorale di voler solo sostenere la campagna civile del FORUM ITALIANO DEI MOVIMENTI PER L’ACQUA senza voler metterci il cappello.
Da ieri, 8 aprile, il tradimento si è concretizzato dal momento che IDV ha depositato in Cassazione la sua esclusiva proposta di referendum. Una proposta molto più annacquata di quella avanzata dal FORUM DEI MOVIMENTI PER L’ACQUA tanto che, anche se dovesse passare e vincere il referendum da loro proposto, la questione acqua pubblica non si potrebbe dire risolta.

Così facendo IDV rischia di infliggere alla società civile, della quale vorrebbe essere unico rappresentante scavalcando la società stessa, un duplice danno:
1)creare confusione nella gente chiedendo una duplice firma su diversi quesiti referendari che solo apparentemente sono sovrapponibili
2)rendere più semplice il fatto che, visti i mezzi e il denaro a disposizione per pubblicizzare l'evento, passi il quesito referendario politico “all'acqua di rose” e non quello civile molto più incisivo e risolutivo.


Con buona pace dei populisti dell'IDV come Sonia Alfano e Luigi De Magistris che si vorrebbero fare unici interpreti del volere popolare.





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9 commenti:

  1. Come al solito la "signora" Ambivero usa fare DISINFORMAZIONE!

    http://www.notiziegenova.altervista.org/index.php/te-lo-nasondono/1113-di-pietro--scontro-e-polemiche-con-il-comitato-per-lacqua-pubblica

    http://www.soniaalfano.it/content/acqua-pubblica-tutti-la-piazza-non-aspetta

    VERGOGNA, AMBIFALSA!

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  2. Signora Valeria Bonanno (segreteria politica di Sonia Alfano), la campagna elettorale è finita, le chiacchiere stanno a zero, contano solo i fatti

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  3. Grazie per avermi qualificata ;-)
    Non ho vergogna di ciò che sono e faccio... :-)
    Dovrebbe averne lei... per la sua ormai patologica invidia...

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  4. invidia? di far parte di questa casta politica??
    NOVITA' ... mi avevano proposto una candidatura in IDV e un altra nel MOV5STELLE, entrambe rifiutate.
    Ho invidia di chi cammina sempre a schiena dritta, senza mai scendere a compromessi con la propria coscienza, non certo di politici giullari

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  5. anonimo??...sistema poco corretto di dialogare..

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  6. BRAVA Giuseppina......qualcuno deve cominciare a mettere la faccia al posto del C... troppo comodo questo andazzo nei blog.
    Io proporrei di non pubblicare piu' commenti ANONIMI nei Blog, perche' a volte ho la sensazione che qualcuno li crea ad hoc proprio per dare visibilita' al Blog stesso. Con questo non intendo dire sia il caso di Susanna.
    Ma mi piacerebbe sapere cosa ne pensa in merito.
    http://caneliberonline.blogspot.com/

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  7. no, anche i vigliacchi hanno diritto di parola. Poi, come la signora Bonanno ha dimostrato, appena scoperti pensano di folgorarti con un "grazie di avermi qualificata, non ho vergogna di ciò che sono e faccio" eppure se non la chiamavo per nome e cognome lei si sarebbe continuata a nascondere dietro un "anonimo".
    Sono questi atteggiamenti che meglio li qualificano, dei vili capaci solo di attaccare e infamare chi la pensa diversamente, incapaci di un confronto dialettico

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  8. "Peggio di un politico disonesto c'è solo un politico che vuole far carriera sulle speranze della gente" Susanna Pejrano Ambivero
    _______

    Susy,

    l'"anonima" che ha commentato il tuo articolo, dovrebbe tornare a scribacchiare di fiction.

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  9. TRATTATO DI LISBONA

    L’Unione Europea e il Trattato di Lisbona non parlano dei pubblici servizi. Anzi, li dividono in due categorie: 1) servizi di interesse economico generale, 2) servizi di interesse generale. Mentre non vi è una definizione dei servizi di interesse generale, la casistica legale europea definisce “attività economica” come l’offerta di un qualunque bene o servizio sul mercato. Con questa definizione, qualunque attuale servizio pubblico potrebbe ricadere sotto la categoria di “servizi di interesse economico generale”, invece che di “servizi di interesse generale”. L’articolo 16 del trattato di Lisbona pone nuove “condizioni economiche e finanziarie“ sui servizi di interesse economico generale (che sono specificate negli articoli 86 e 87 del trattato esistente). Queste condizioni implicano che i servizi - compresi quello sanitario, ad esempio, oppure i servizi educativi – siano soggetti alla libera concorrenza [“competition”].


    ’offerta di un qualunque bene o servizio sul mercato: quello che hanno fatto con l'acqua per privatizzarla. E' un servizio sul mercato e quindi privatizzabile.

    Il Trattato di Lisbona è stato firmato ANCHE da Di Pietro, quindi che ora non venga ne a prendersi cause di altri ne a farsi paladino di nulla quando lui ha già messo la sua firma perchè l'acqua, come qualsiasi altro servizio e bene, potessero essere privatizzati.

    Vane

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