11/05/10

OTTO PER MILLE, destinazione d'uso


E' tornato il momento, per chi ha ancora la fortuna di avere un lavoro, di compilare la dichiarazione dei redditi e con questa di decidere a chi eventualmente destinare il sudatissimo 8 per mille delle tasse che si va a pagare.
Una curiosità non conosciuta da tutti è il fatto che dal totale di tutti gli 8 per mille versati vengono sottratti immediatamente alla fonte 80 milioni di euro che, per effetto della legge finanziaria del 2004, finiscono nelle casse dello Stato per sostenere spese ordinarie. Nel 2004 questi fondi andarono a finanziare la missione militare italiana in Iraq, ad esempio.
La decisione espressa dai cittadini nel determinare i beneficiari può venire anche disattesa dopo la regolare assegnazione delle quote, è avvenuto nel 2009 quando lo Stato decise autonomamente di deviare la cifra che i cittadini avevano destinato a lui sulla Chiesa Cattolica.

Come contribuenti, esprimendo una scelta, possiamo decidere se destinare il gettito a
Stato
Chiesa cattolica
Chiesa cristiana avventista del settimo giorno
Assemblee di Dio in Italia
Unione delle Chiese Metodiste e Valdesi
Chiesa Evangelica Luterana in Italia
Unione delle Comunità Ebraiche Italiane

Negli ultimi anni chi risulta il maggior beneficiario del 8 per mille è sicuramente la Chiesa Cattolica con la destinazione di circa 87 % della cifra, segue lo Stato con circa il 10 % e le restanti opzioni si spartiscono il rimanente 3 %

Anche l'otto per mille dell'IRPEF di chi non firma viene destinato a uno degli enti sopra elencati seguendo una ripartizione calcolata in base a chi invece ha espresso una scelta. E' quella che si chiama inefficacia dell'astensione e nel 2008 ha interessato il 60,38% delle dichiarazioni dei redditi presentate.

Facendo due conti pare evidente che ai sette enti che si spartiscono il bottino vengono assegnati anche i soldi di chi liberamente ha scelto di non assegnarglieli e, essendo questi ultimi in percentuale molto maggiore rispetto a chi espreme una scelta, sono proprio le tasse di chi non voleva che finiscono per formare la fetta più grossa del finanziamento assegnato.






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4 commenti:

  1. la chiesa valdese,se non sbaglio,rinuncia alla sua fetta di "chi non ha scelto".
    ammirevole.
    saluti

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  2. o forse mi sbaglio.è una mia conoscenza che affonda in tempi remoti ed ora non ne trovo traccia.

    comunque sia hanno sicuramente un metodo di gestione molto trasparente(personalmente anche più etico).

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  3. :)) Da wikipedia:
    Le Assemblee di Dio in Italia non partecipano a questa spartizione e la loro quota viene assegnata allo Stato. Per alcuni anni anche la Chiesa valdese rifiutò di partecipare, ma nel 2001 il Sinodo approvò l'accettazione anche delle quote non espresse. Tale decisione è stata recepita dallo Stato nel 2005, con la modifica dell'intesa con la Chiesa valdese, che è stata approvata dal parlamento nel giugno del 2009.
    http://it.wikipedia.org/wiki/Otto_per_mille

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