16/09/09





Nucleare: un progetto perdente

 
  

Gli italiani sono lenti ad arrabbiarsi, si muovono solo quando il problema è già esploso e la minaccia è già arrivata dentro le case.
Il problemi portati dalla nuova politica sugli impianti nucleari non sembra fare eccezione. Noi cittadini continueremo a sbadigliare, riservandoci però il diritto a sbraitare quando si scoprirà che la nuova centrale sorgerà proprio dietro casa.

E' stato presentato il programma della Edison che prevede l'edificazione di nuove centrali nucleari sparse per tutto il paese, un piano che lascia l'amaro in bocca.
Al di la della pericolosità e dell'avvelenamento del ambiente che comporta questa scelta, ci sono anche altri aspetti da valutare, mai positivi per gli italiani.

Per costruire una centrale nucleare si impiegano almeno 10 anni; se si cominciasse a costruirne una oggi non potrebbe entrare in funzione prima del 2019. Eppure gli economisti ci hanno informato che la crisi energetica e gli alti costi del petrolio stroncheranno l’economia italiana entro 5 anni se non si troveranno delle soluzioni.
… e allora? Nel frattempo?

In secondo luogo è da notare che la spesa prevista da Edison per 10 centrali è di 40 miliardi di euro, 2 mila euro a kilowat.
Ma con 2 mila euro a kilowatt si possono installare turbine ad acqua di nuova generazione, turbine che ipoteticamente potrebbero essere disponibili anche da domani mattina e si ripagherebbero con l’energia prodotta prima che le centrali nucleari entrino in funzione.

Non per ultimo è da valutare il fatto che l'uranio, carburante per le centrali nucleari, è in via di esaurimento al pari del petrolio. Un altra non soluzione!

Viene allora logico domandarsi a chi conviene puntare sull'energia nucleare.

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|||questo è l'ottantacinquesimo posting pubblicato in questo blog|||


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