L' incontro che sta avvenendo tra i due “statisti” sta facendo scalpore nel mondo a causa della minacciosità e dell'atteggiamento di sfida del capo di stato libico nei confronti di tutte le altre nazioni e per la penosa presunzione dell'altro.
A causa dei recenti sviluppi politici tutti i potenti hanno preferito annullare ogni traccia di un qualsiasi rapporto con Gheddafi, ma Silvio Berlusconi no, lui è rimasto immune da questo costume e si è mosso in prima persona per andare ad omaggiare lo scomodo amico. Non pago di questo gesto di stima ha chiesto alle Frecce Tricolore, orgoglio di tutti gli italiani, di esibirsi durante i festeggiamenti in onore dei quaranta anni di governo di Gheddafi ed ha annunciato imminenti avvicinamenti tra le forze armate dei due paesi.
E' un atteggiamento incomprensibile se letto in chiave esclusivamente politica. La spiegazione di questi pazzeschi atteggiamenti la si trova solo se si fa un ulteriore considerazione analizzando l'avvenimento dal punto di vista imprenditoriale:
non è il presidente del consiglio italiano quello che è andato in visita in Libia
è l’uomo d’affari Berlusconi ad aver promosso questa manovra.
Si è affermato pubblicamente che il conflitto di interessi non è più in conflitto, l'uomo d'affari ha avuto il sopravvento sull'uomo politico. Questa è la prova lampante che il nostro presidente del consiglio preferisce lavorare per migliorare il proprio benessere anche se a pagarne le conseguenze sarà il benessere del Paese e dei suoi cittadini.
La televisione satellitare tunisina Nessma,è stata recentemente acquistata da Mediaset e Fininvest, gruppo dove recentemente è entrata a far parte anche la Libica Lafitrade.
Attraverso l'emittente televisiva Nessma gli spettatori hanno potuto ascoltare il proprietario della televisione Silvio Berlusconi dire che il governo italiano, nella persona del presidente del consiglio Silvio Berlusconi, è intenzionato ad aprire le proprie frontiere ai libici e garantire ai migranti “casa, lavoro, istruzione e sanità pubblica” per ogni loro necessità.
Ha avuto anche la faccia tosta di concludere il discorso ricordando che “pure gli italiani sono stati emigranti, e quindi devono aprire il loro cuore a chi oggi viene in Italia”.
ma … ma …
In Italia sappiamo essere vero l'esatto contrario. Le misure contro l'immigrazione si stanno facendo sempre più aspre, rasentando spesso la xenofobia.
Una volta che questa realtà sarà chiara anche al popolo libico, chi perderà di credibilità?
L'uomo d'affari e la sua azienda o il presidente del consiglio con tutta la nazione?
|||questo è il settantatreesimo posting pubblicato in questo blog|||
Wikio |
Se non è dittatura fascista è dittatura democratica!
RispondiEliminaC'è una politica corrotta e corrutibile che sta affondando l'Italia.
Parte di questo Male moderno italiano è responsabile la Destra che non ha nulla a che fare con la Destra storica.
L'Italia è in difficoltà di democrazia.
Un popolo dormiente come quello italiano non promette nulla di buono: gli italiani sono stati anestesizzati da questa politica del malaffare e padronale.
Non va bene! Silvio I potrebbe essere realmente un Luigi XIV del XXI secolo!!! A spese nostre!!