Nelle popolazioni esposte alle emissioni di inquinanti provenienti da inceneritori sono stati segnalati numerosi effetti nocivi sulla salute con danni sia di tipo tumorale che non.
Fra questi ultimi si possono annoverare:
incremento dei nati femmine e parti gemellari
incremento di malformazioni congenite
ipofunzione tiroidea
diabete
ischemie
problemi comportamentali
patologie polmonari croniche
bronchiti
allergie
disturbi nell’infanzia.
Ancor più numerose e statisticamente significative sono le evidenze per quanto riguarda il cancro con una segnalazione di aumento di incidenza di:
laringe
stomaco
colon-retto
vescica
rene
cancro al fegato; con un aumento d'incidenza stimato dal +6.8% al +9.7%
mammella; con un aumento d'incidenza stimato dal +4.8% al +6.9%,
cancro al polmone; il rischio risulta correlato all’esposizione a metalli pesanti ed al particolato ultrafine: per quest’ultimo si calcola che per ogni incremento di 10 microgrammi/m3 si abbia un incremento del 14% di mortalità per cancro al polmone . Per quanto attiene il Rischio Relativo di mortalità per neoplasie polmonari in persone residenti in prossimità di impianti o in personale addetto, esso è risultato variabile da 2 a 6.7.
linfomi non Hodgkin; (LNH), con un tasso di eccesso di mortalità in media dell’8%
neoplasie infantili; in prossimità di impianti di incenerimento si segnalano un aumento di mortalità per neoplasie infantili con Rischio Relativo variabile da 2 a 2,2. Questi tumori sono correlati all'esposizione a cancerogeni atmosferici quali quelli provenienti da combustioni industriali, Composti Organici Volatili (VOCs), composti esausti del petrolio e da agenti quali 1-3 butadiene, diossine e benzopirene. Il rischio è risultato statisticamente significativo per i bambini con indirizzo alla nascita entro 1 km dagli inceneritori.
sarcomi; vengono ritenuti patologie “sentinella” per l'inquinamento prodotto da impianti di incenerimento, sono strettamente correlati all’esposizione a diossine. Si riscontra un aumento di rischio di incidenza di sarcomi del +44% . Di grandissimo interesse risulta il recente studio sui sarcomi svolto in provincia di Venezia che ha dimostrato un rischio di sviluppare la malattia 3.3 volte più alto fra i soggetti con più lungo periodo e più alto livello di esposizione ed ha evidenziato come il massimo rischio sia correlato, in ordine decrescente, alle emissioni provenienti rispettivamente da rifiuti urbani, ospedalieri ed industriali.
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ciao,
RispondiEliminahai anche i riferimenti bibliografici degli interessanti (ed agghiaccianti) dati sopra riportati? Così è più facile risalire alla fonte e verificare la validità degli studi che mettono in evidenza tale situazione.
Grazie
David F.