19/02/10
MILANO LA MAFIOSA
La 'ndrangheta per sua stessa natura non può essere descritta come un problema circoscritto alla sola regione calabra, la 'ndrangheta fa della capacità di infiltrazione di qualsiasi realtà la circondi la sua arma più micidiale e vincente.
E' anacronistico e fuori da ogni logica assistere a scene in cui esponenti delle istituzioni negano l'esistenza dell'attività 'ndranghetista nella propria regione. Mi riferisco nella fattispecie alle recenti dichiarazioni del prefetto di Milano, Gianvalerio Lombardi, che lo scorso 21 gennaio davanti ai membri della commissione parlamentare antimafia ha affermato che a Milano e in Lombardia la mafia non esiste, o meglio risiede ma non opera. Secondo il prefetto in molti casi il dubbio viene generato da casi di omonimia (!!!) e a suo avviso nel contesto lombardo non esiste alcuna collusione tra mafie e società civile.
Molti dati oggettivi tendono a smentire categoricamente le parole dell'incauto prefetto.
Non più di una settimana prima del vertice il capo della polizia di Stato, Antonio Manganelli, ha dichiarato “la 'ndrangheta rappresenta la mafia più temibile e più insidiosa in Lombardia” aggiungendo che “se ci fosse una hit-parade della criminalità organizzata, quella calabrese, sia qualitativamente che quantitativamente, in Lombardia è quella che ci preoccupa di più”.
D'altronde sono almeno 10 i maxi-processi alla mafia che sono stati celebrati nell'aula bunker di via Uccelli di Nemi a Milano negli ultimi vent'anni e molte di più le operazioni di polizia che si sono svolte.
“wall street”, “count down”, “atto finale”, “parco sud”, “nord-sud”, “autoparco”, “duomo connection”, “gemini”, “murcia”, “isola”, “ciaramella”, “for a King”, “pavone”, “smart”,
tutte inchieste che coinvolgono direttamente il territorio lombardo.
Il parlamento ha previsto, con l'articolo 3 V° della legge 166/09, di istituire una speciale task force con il dichiarato scopo di arginare le infiltrazioni mafiose nel milanesissimo progetto dell'Expo 2015. Viene costituita una sezione specializzata per l'alta sorveglianza delle grandi opere che dovrebbe venir coadiuvata da un gruppo centrale interforze che opera solo nell'ambito dell'Expo 2015, l'inghippo sta nel fatto che questa complicata macchina nei progetti del Governo dovrebbe venir coordinata dal prefetto competente, cioè Gianvalerio Lombardi.
Come può un prefetto che nega la presenza della mafia a Milano coordinare una struttura che ha il solo scopo di combattere le infiltrazioni mafiose a Milano? Misteri meneghini!
Articoli correlati:
A Milano la mafia non esiste
Milano, terra di 'ndrangheta
Milano: la strana storia della commissione antimafia
Expo 2015, il business della mafia
.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
questi mafiosi del caxxo stanno distruggendo l'italia
RispondiEliminaci troviamo tra chi è mafioso e chi dice che la mafia non esiste. Triste destino il nostro :(
RispondiElimina