12/10/09





Colpevoli di curare i malati


 

Il 5 marzo 2001 più di 40 compagnie farmaceutiche hanno portato davanti alla Corte di Giustizia il Governo Sudafricano, rappresentato da Nelson Mandela, per aver varato una legge definita pirata, la “Medicines and Related Substance Control Amendment Act”.
Questa norma sfida apertamente le lobby farmaceutiche anteponendo agli interessi economici il diritto alla salute.
Il Sudafrica ha iniziato così ad importare i farmaci necessari alla cura dell'HIV, vero flagello per questo paese, comprandoli nei paesi che li vendono a minor prezzo, senza passare direttamente dalle case produttrici.
L'associazione dell'industria farmaceutica ha accusato lo Stato Sudafricano di violare così il monopolio dei brevetti sui farmaci da loro detenuto.
Acquistare i farmaci in Thailandia comporta per lo Stato africano una spesa pro capite annua di circa 300 dollari contro i 10.000 dollari previsti dal tabellino prezzi che le compagnie farmaceutiche avevano imposto.


Il processo si è concluso con il ritiro della denuncia da parte delle lobby farmaceutiche dopo che la “Treatment Access Group” (Tac), un gruppo attivista sudafricano fondato da tre persone malate di Aids, e “Medici senza frontiere” hanno contro denunciato le industrie con l'accusa di voler negare il diritto alla vita.

Sembra utile ricordare alcune delle case farmaceutiche che hanno partecipato all'azione legale contro i poveri della terra:

ALCON
BAYER
BRISTOL-MYERS SQUIBB
BYK
BOEHRINGER-INGELHEIM
DR. KARL THOMAE
ELI LILLY
GLAXO
HOECSHT MARION ROUSSEL
INGELHEIM
JANSSEN-CILAG
KNOLL
LA ROCHE
LUNDBECK
MERCK
MSD
NOVARTIS
NOVO NORDISK
OLIVER CORNISH
RHONE-POULENC
ROCHE
SMITHKLINE BEECHAM
SCHERING
SMITHKLINE BEECHAM
UNIVERSAL PHARMACEUTICALS
WARNER-LAMBERT
WYETH
XIXIA
ZENECA





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