Questa norma sfida apertamente le lobby farmaceutiche anteponendo agli interessi economici il diritto alla salute.
Il Sudafrica ha iniziato così ad importare i farmaci necessari alla cura dell'HIV, vero flagello per questo paese, comprandoli nei paesi che li vendono a minor prezzo, senza passare direttamente dalle case produttrici.
L'associazione dell'industria farmaceutica ha accusato lo Stato Sudafricano di violare così il monopolio dei brevetti sui farmaci da loro detenuto.
Acquistare i farmaci in Thailandia comporta per lo Stato africano una spesa pro capite annua di circa 300 dollari contro i 10.000 dollari previsti dal tabellino prezzi che le compagnie farmaceutiche avevano imposto.
Il processo si è concluso con il ritiro della denuncia da parte delle lobby farmaceutiche dopo che la “Treatment Access Group” (Tac), un gruppo attivista sudafricano fondato da tre persone malate di Aids, e “Medici senza frontiere” hanno contro denunciato le industrie con l'accusa di voler negare il diritto alla vita.
Sembra utile ricordare alcune delle case farmaceutiche che hanno partecipato all'azione legale contro i poveri della terra:
ALCON
BAYER
BRISTOL-MYERS SQUIBB
BYK
BOEHRINGER-INGELHEIM
DR. KARL THOMAE
ELI LILLY
GLAXO
HOECSHT MARION ROUSSEL
INGELHEIM
JANSSEN-CILAG
KNOLL
LA ROCHE
LUNDBECK
MERCK
MSD
NOVARTIS
NOVO NORDISK
OLIVER CORNISH
RHONE-POULENC
ROCHE
SMITHKLINE BEECHAM
SCHERING
SMITHKLINE BEECHAM
UNIVERSAL PHARMACEUTICALS
WARNER-LAMBERT
WYETH
XIXIA
ZENECA
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