16/12/09





PERMESSI DI SOGGIORNO IN NOME DI DIO



In un momento politico e sociale di particolare violenza, fisica o verbale, vorrei che i più potessero conoscere  Padre Giorgio Poletti, un missionario comboniano dell'ordine del Cuore di Gesù.
Padre Giorgio è stato prima sacerdote nei quartieri neri di Chicago, poi in Mozambico e ora porta avanti la sua missione a Castel Volturno in provincia di Caserta.
Non è un politico, non affolla gli studi televisivi, non vive barricato all'interno della sua chiesa. Lui manifesta con la sua pacifica ma indomita presenza per i diritti e le libertà di tutti.
Sua una meravigliosa lettera indirizzata a chi ci governa in cui chiedeva di mandare insegnanti e non militari nelle zone più aspre del casertano.
Sempre suo uno dei messaggi più straordinari di solidarietà Cristiana, da alcuni anni scende nelle piazze per rilasciare permessi di soggiorno in Nome di Dio, una azione motivata dalla convinzione che ogni persona ha diritto di esistere e di essere rispettata. Reclama il diritto a poter vivere di chiunque, “In nome di Dio” perché in una società dove il nome di Dio viene usato anche per bassi scopi politici ed economici, si è convinti che Dio stia sempre dalla parte dei più deboli e indifesi.
Questa iniziativa nasce a seguito dell'introduzione del discutibile “pacchetto sicurezza” in cui vengono inasprite tutte le norme legate al favoreggiamento dell’ingresso irregolare ma non vengono toccate le sanzioni agli sfruttatori. Un modo bellissimo e coerente di resistenza civile per combattere il dilagante razzismo della politica e nella società.

Grazie Padre Poletti, grazie a lei ho un po meno vergogna a dichiararmi cittadina della stessa terra che La accoglie.


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