17/03/10

RAFFAELE LOMBARDO INDAGATO PER CONCORSO ESTERNO IN ASSOCIAZIONE MAFIOSA, IL SILENZIO È D'OBBLIGO?


Il pentito catanese Maurizio Avola, ritenuto dagli inquirenti un testimone molto attendibile tanto che le sue rivelazioni hanno più volte contribuito a far luce su alcuni misteri mafiosi che sembravano destinati a non risolversi mai, afferma che l'attuale presidente della regione Sicilia, ex DC, ex UDC nonché fondatore e leader del MPA (Movimento per le Autonomie) Raffaele Lombardo ha incontrato negli anni '80 il boss Nitto Santapaola durante la latitanza a San Giovanni La Punta, un comune alle falde dell'Etna.

Santapaola è uno dei capi criminali la cui mano armata compare negli omicidi del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, del giornalista Giuseppe Fava, del magistrato Paolo Borsellino e in molti altri delitti eccellenti, arrestato nel 1993 dopo diversi anni di latitanza.

In passato Raffaele Lombardo si è già scontrato con problemi di giustizia:
  • nel 1992 viene arrestato e condannato in primo grado con l'imputazione di peculato e abuso d'ufficio, reato per il quale viene però assolto in appello.
  • nel 1994 viene nuovamente arrestato per associazione a delinquere e corruzione, con il passare degli anni il reato a lui contestato viene derubricato a finanziamento illecito ai partiti finendo direttamente in prescrizione.

Recentemente, quasi per caso, emerge la notizia che Lombardo dal 2007 risulta iscritto nel registro degli indagati della Procura con l'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa, imputazione quindi mossa in data antecedente alla sua elezione a presidente della regione Sicilia, eppure a nessuno sembra interessare questo fatto. Queste notizie nel paese delle meraviglie non vengono date, il fatto che l'attuale presidente di una regione che conta più di 5 milioni di abitanti sia sotto inchiesta per avvenimenti legati alla mafia sembra non venga considerata una informazione degna di nota.

Negli ultimi mesi solo poche righe sono apparse sui giornali per informare che il Gip del Tribunale di Catania, Antonio Caruso, ha respinto la richiesta di archiviazione del “caso Lombardo” esortando a seguire le nuove piste, sempre più concrete, che si stanno aprendo all'orizzonte.

I giornali, il Governo, l'opposizione, i “duri e puri” della verità, tutti zitti su una faccenda che causerebbe sicuramente molto imbarazzo bipartisan.



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“Mi chiamo Maurizio ...” una testimonianza utile per combattere la mafia.




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1 commento:

  1. Un anno e sei mesi per abuso d'ufficio. Questa ...la richiesta del pubblico ministero Eugenio Facciolla per il governatore della Regione Calabria Agazio Loioero a conclusione della sua requisitoria nell’ambito dei giudizi abbreviati del procedmento Why Not su resunte irregolarità nella gestione di fondi pubblici. per altro mi sembra si tratti della giunta regionale più indagata d'italia (ndrangheta do it better)...

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