Martedì mattina le ruspe del comune capitolino sono entrate nel campo Casilino 900 e hanno dato il via allo sfollamento dei ROM che li abitavano, circa 50 famiglie di origine bosniaca, kosovara e serba sono state trasferite presso il CARA (Centro Accoglienza per Richiedenti Asilo) di via Salon. Alcuni di loro vivevano al Caslino da 40 anni e molti bambini allontanati a forza dalle loro case sono nati in Italia.
A nulla è valsa la protesta degli abitanti, alcuni dei quali si sono dovuti rivolgere agli avvocati a seguito della minaccia di esecuzione forzata dell'ordine di allontanamento. La comunità di Sant'Egidio riferisce che il campo era attrezzato e controllato tramite le telecamere 24 ore su 24, non si spiegano l'urgenza di questa drastica decisione e si uniscono ai ROM per protestare contro una soluzione che sembra dettata dall'intolleranza e dalla voglia di allontanare “il diverso” a costo di privare loro della dimora e delle abitudini diventate da tempo quotidiane.
Nessun commento:
Posta un commento