La parte principale del decreto prevede la liberalizzazione dei servizi pubblici locali come l'acqua, ma non l'energia elettrica, il trasporto ferroviario regionale e le farmacie comunali.
Le gestioni in atto cominceranno a estinguersi il 31 dicembre 2010 per concludersi nel 2015.
Il sì al decreto ha alimentato forti polemiche per il timore, quasi la certezza, che questa privatizzazione peserà sulle tasche dei cittadini con aumenti del costo stimati tra il 30% e il 40%.
Sembra quasi che il governo, in questa particolare situazione, voglia regalare il business dell'acqua, come quello dei rifiuti, alla mafia.
Le organizzazioni dei consumatori chiedono ora un referendum popolare in merito.
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PURE L'ACQUA!! ORA ATTENDIAMO L'ARIA!!!!!
RispondiEliminaMi sono permessa di prendere questo testo da un articolo di Alex Zanotelli:
RispondiEliminaQuesto decreto è passato in Senato per essere trasformato in legge. Il PD , che è sempre stato piuttosto favorevole alla privatizzazione dell’acqua, ha proposto nella persona del senatore Bubbico, un emendamento-compromesso:l’acqua potrebbe essere gestita dai privati, ma la proprietà resterebbe pubblica. Questa proposta , fatta solo per salvarsi la faccia , passa con un voto bipartisan! Ma la maggioranza vota per la privatizzazione dell’acqua. L’opposizione (PD e IDV), vota contro il decreto-legge.
E così il Senato vota la privatizzazione dell’acqua, bene supremo oggi insieme all’aria! E’ la capitolazione del potere politico ai potentati economico-finanziari. La politica è finita!E’ il trionfo del Mercato, del profitto. E’ la fine della democrazia.
”Se la Camera dei Deputati- ha detto correttamente il Forum dei movimenti dell’acqua –non ribalterà il misfatto del Senato, si sarà celebrata la delegittimazione delle Istituzioni.”
Per questo dobbiamo denunciare con forza:
- il governo Berlusconi che , con questo voto al Senato, ora privatizza tutti i rubinetti d’Italia. “Questo decreto segna un passaggio cruciale per la cultura civile del nostro paese e per la sua Costituzione- scrivono Molinari e Lembo del Contratto Mondiale dell’Acqua. I Comuni e le Regioni vengono espropriati da funzioni proprie con un vero attentato alla democrazia.”
- il partito di opposizione , il PD, che continua a nicchiare sulla privatizzazione dell’acqua (sappiamo che il nuovo segretario Bersani è stato sempre a favore della privatizzazione).
- ed infine tutta l’opposizione, per non aver portato un problema così grave all’attenzione dell’opinione pubblica.
Per questo rivolgiamo un appello a tutti i partiti perché ritirino questo decreto o tolgano l’acqua dal decreto.
E questo devono farlo adesso che il decreto legge passa alla discussione nella Camera dei Deputati. Si parla che il decreto potrebbe essere votato il 16 novembre.
E ai partiti di opposizione chiediamo che dichiarino ufficialmente la loro posizione tramite il loro segretario nazionale e diano mandato al partito di mobilitarsi su tutto il territorio nazionale.
E chiediamo altresì , ai partiti di opposizione di riportare in aula la Legge di iniziativa popolare che ha ottenuto nel 2007 400.000 firme ed ora dorme nella Commissione Ambiente della Camera.
Chiediamo alle Regioni di:
- impugnare la costituzionalità dell’articolo 15 del decreto Fitto-Calderoli;
- varare leggi regionali sulla gestione pubblica del servizio idrico.
Chiediamo ai Comuni di:
- Indire Consigli Comunali monotematici sull’acqua;
- dichiarare l’acqua bene di non rilevanza economica;
- fare la scelta dell’Azienda Pubblica speciale per la gestione delle proprie acque.
Questa opzione ,a detta di molti avvocati e giuristi, è possibile anche con l’attuale legislazione .
Si tratta praticamente di ritornare alle vecchie municipalizzate.
Chiediamo ai sindacati di :
- pronunciarsi sulla privatizzazione dell’acqua tramite i propri segretari nazionali;
- mobilitarsi e mobilitare i cittadini contro la mercificazione dell’acqua.
Chiediamo infine alla Conferenza Episcopale Italiana(CEI) di :
- proclamare l’acqua un diritto fondamentale umano , come ha fatto il Papa Benedetto XVI nell’enciclica Caritas in veritate dove parla “dell’accesso all’acqua come diritto universale di tutti gli esseri umani, senza distinzioni né discriminazioni”(n.27);
- protestare , in nome della vita, come afferma il Papa nell’enciclica,contro la legge che privatizza l’acqua;
- chiedere alle comunità parrocchiali di organizzarsi sia per informarsi sia per fare pressione a tutti i livelli, perché l’acqua non diventi merce.
POVERI NOI!! :-(((
grazie, resistiamo
RispondiEliminagrazie.
RispondiEliminametto qui il link alla petizione contro la privatizzazione dell'acqua:
http://www.petizionionline.it/petizione/campagna-nazionale-salva-lacqua-il-governo-privatizza-l-acqua-/133