Da questo piccolo preambolo si può intuire che quella in oggetto è un tipo di industria pericolosa per materiali trattati e metodi utilizzati, che necessita dunque di numerose cautele per poter essere attuato in sicurezza.
La società Ionio Gas è intenzionata ad erigere una di queste potenziali armi nel cuore del già esistente mega polo petrolchimico della ERG nord tra Priolo, Augusta, Melilli, zona del siracusano classificata come sismica di primo grado i cui impianti giacciono in stato fatiscente e si trovano a distanza pericolosamente ridotta da insediamenti cittadini.
Per vagliare la possibilità se accettare o meno di convivere con un tale rischio a luglio 2007 era stato fatto un referendum popolare che si era concluso con un quasi plebiscito di voti contrari al rigassificatore, addirittura il 98% dei votanti si era espresso contro.
Il sindaco di Priolo, Antonello Rizza, non si è però dato per vinto ed è intenzionato a cancellare quella decisione popolare per riproporre un altro identico referendum.
Di diverso avviso è il dirigente dell'assessorato al territorio e all'ambiente, Rossana Interlandi, che definisce il progetto assolutamente non idoneo e il luogo dove la società partecipata da Erg e Shell vorrebbe realizzarlo non adatta allo scopo.
La dirigenza Erg e Shell, nonostante la forte campagna mediatica atta a far accettare alla cittadinanza questo mostro industriale non ha però fatto i conti con la natura degli eventi come i continui crolli, incendi, scoppi e fuoriuscite accidentali di carburante che si verificano nell'obsoleto sito industriale e che valgono più di mille parole per convincere i cittadini della pericolosità del progetto. Tutto senza considerare che il polo della ERG nord è già stato bocciato per la pericolosità dal comitato tecnico siciliano senza che il rigassificatore incidesse, peggiorando, la già precaria sicurezza.
Si rincorrono anche voci di corridoio che sostengono che la giunta comunale ha già piazzato alcuni famigliari in ambiti posti lavorativi dell'impianto da erigere, voci supportate anche dal malcostume di rendere note le delibere di pertinenza con mesi di ritardo per impedirne l'impugnazione da parte della cittadinanza e di suoi rappresentanti.
Tutto ciò però non sta passando sotto silenzio, non resta che concludere con un avvertimento agli amministratori comunali: i cittadini si sono svegliati e non smetteranno di vigilare sul benessere della loro terra.
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Direi sintesi perfetta. Grazie, una delle poche voci libere in questa terra di servi!
RispondiEliminasti bastardi invece di favorire al raccolta differenziata porta a porta e da diminuzione a monte della produzione dei rifiuti.......
RispondiEliminaMa guardate che la situazione non è drammatica solo a Priolo. Anche da noi, a San Ferdinando e Rosarno, provincia di Reggio Calabria, vogliono costruire un impianto di rigassificazione che sarà ben più grande di quello siciliano, con una portata annua di 12 miliardi di metri cubi.
RispondiEliminaLa differenza è che nella nostra battaglia siamo soli, che nessuno ne parla più, e che tutti i comuni interessati sono commissariati; come se non bastasse, ci hanno tolto anche la possibilità di un referendum comunale (tuttavia non vincolante), inventandosi che il rigassificatore è una questione di interesse nazionale.
Qui è addirittura la regione che avrà i maggiori benefici finanziari dall'impianto...
http://www.facebook.com/group.php?gid=126300606448
e io che ci sto a fare se non per parlare di ciò che si vorrebbe far tacere?
RispondiEliminaarrivo Peppe ;)
e allora dai un'occhiata a questi blog e al sito www.terremotodeisilenzi.it
RispondiEliminahttp://donprisutto.blogspot.com/
molto interessante ma dovete inviarmi un contatto mail affinche possiamo confrontarci ;)
RispondiEliminasusanna.ambivero@gmail.com
Hai ragione Raf: sono dei bastardi! Sono gli zombie della vecchia economia e nemmeno sanno di essere già estinti!!!
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