Sul palcoscenico degli organizzatori si susseguono diversi attori e non tutti hanno una voce univoca per giudizi e valutazione dell'operato fino ad ora compiuto. Alcune voci inducono a credere che la manifestazione promossa in maniera libera dalla rete di internet si stia trasformando in una chermes partitica, voci che però, nella peggiore abitudine italiota che vuole le persone conformiste e subordinate anche in materia di pacifica rivoluzione civile, vengono tacitate dalla massa come espressione di gelosia e invidia. Di nuovo le voci dissenzienti vengono considerate scomode e si preferisce zittirle piuttosto che cominciare un sereno ma impegnativo cammino di autocritica che potrebbe portare alla auspicata crescita morale e di consapevolezza di una cittadinanza sempre più succube di decisioni altrui.
Gli interpreti che si avvicendano in questa storia sono molteplici e anche a causa di questa
varietà si è generata una situazione di scarsa trasparenza che ha a sua volta dato il via ad una serie di disguidi ed intoppi.
C'è un gruppo nato spontaneamente dalla rete che i più conoscono come “coordinamento iniziative dei gruppi antiberlusconiani di Facebook” che ha dato forma all'idea iniziale.
C'è la figura di san precario, con un identità mai chiarita fino in fondo neppure per gli addetti ai lavori che ha incarnato il desiderio della gente di palesare il malcontento.
C'è l'autoproclamatosi comitato organizzatore del No Berlusconi day che si occupa di tutte le faccende burocratiche e della propaganda.
La macchina avrebbe potuto anche funzionare se ad un certo punto del cammino le ultime due figure non avessero preso il sopravvento schiacciando di fatto la genuina voglia di riscatto di una cittadinanza semplice e non inserita in qualche tipo di corporazione. Il pasticcio si è compiuto quando si è voluto porre un accento particolare sul fatto che la manifestazione fosse organizzata da gente semplice quando nei fatti la stessa gente è stata privata di qualsiasi ruolo, organizzativo o di gestione dell'evento.
La cittadinanza avrebbe potuto decidere di tacere aspettando che il 5 dicembre si compisse per esternare in seguito il rammarico per l'ennesima violenza inferta a questo povero popolo italiano ma non ce la si fa più a sopportare soprusi su soprusi. Sembra diventata abitudine per troppi quella di considerare il cittadino come merce da utilizzarsi per tornaconto personale.
Ora la rabbia per la mancanza di rispetto verso il popolo sovrano si è fatta ancora più forte e senza paura urliamo ancora più forte che NO! NON CI FAREMO SCHIACCIARE ANCORA.
Il 5 dicembre saremo tutti in piazza per gridare forte il disappunto verso il governo Berlusconi sempre più dispotico ed autoritario ma ora si è aggiunta anche la ferma intenzione a far si che questo urlo arrivi nelle orecchie di TUTTI i politici affinché ricordino sempre che la loro missione e quella di servire il cittadino e non viceversa.
Qualcuno vuole e lavora affinché il No Berlusconi day diventi una moda rivolta contro una sola persona ma il popolo resiste con forza nel pretendere che questo giorno sia l'ammonimento per tutti i politici italiani che oggi hanno il volto dittatoriale di Silvio Berlusconi ma un domani potrebbero mutare di forma non per questo cambiando di sostanza.
Sabato 5 dicembre avverrà una manifestazione forgiata nella forma da una chiara corrente politica ma rimane di fatto l'incarnazione del sentimento di moltissimi italiani a cui ora non rimane altro che rivendicarne almeno la sostanza.
Sabato prossimo gli italiani scenderanno in piazza per lanciare un monito ai partiti e ad ogni politicante, ma il rischio è che ancora una volta siano i secondi a strumentalizzare i primi.
Sia chiaro però a tutti i politici che NON SFIANCHERETE MAI LA VOGLIA DI LIBERTA' E DEMOCRAZIA DEL POPOLO ITALIANO.
Wikio |
alcuni abbiamo capito questo più di un mese fa. ma nessuno ci ha dato ascolto.
RispondiEliminaSolo in una città si scenderà in piazza per lanciare un monito anche ai partiti e a ogni politicante : Milano.
RispondiEliminaMilano perchè non ha avuto contatti o trattative con i politici o i relativi partiti.
Il rischio di farsi strumentalizzare non si corre se si difende lo spirito della manifestazione con la testa e con il cuore.
In una manifestazione nata dal basso i partiti non dovevano entrarci. Punto
Inutile parlare di rischi ...
Il rischio, in questo caso, si chiama dabbenaggine oppure opportunismo : non si scappa.
Anna Ricci
Le persone serie lavorano, producono e dimostrano coi fatti e non si limitano a cianciare e manifestare; e se qulcosa non va, a maggior ragione, si rimboccano le maniche per cambiare le cose, invece di reclamare in continuazione e parlare, parlare e parlare ancora..
RispondiEliminaE quando vogliono che le cose cambino realmente, senza strumentalizzazioni e clamori solo per attirare attenzioni che, altrimenti, nemmeno un cane darebbe, vanno a votare e fanno qualcosa di concreto senza rompere le scatole a chi, per diritto derivante legittimamente dal popolo sovrano, governano.
Non vi piace la destra? Neanche a me ma, al momento, non vedo che pagliacci e gioppini. Voi? Create una sinistra forte o un'alternativa politica altrettanto valida, votatela e mettetela al governo.
E andate a lavorare, và, che a lavorare sono sempre i soliti!
questa non è una querelle tra destra e sinistra, qui la questione è di più ampio respiro e, per l'ennesima volta, vede contrapposti i politicanti presuntuosi e arroganti VS la cittadinanza ... sempre più arrabbiata
RispondiEliminaNon bisogna essere dei geni per capire che questo sistema di cose è gestito da LOBBY di stampo iperialissta che ha deciso di riportare l'INDIVIDUO, alla sudditanza.Tutto il sistema economico deve essere nelle loro mani. In questo momento stanno vedendo quanto è possibile schiavizzare l'individuo utilizzando la cosidetta DEMOCRAZIA CONSENSUALE. Democrazia retta dall'informazione che ogni giorno attraverso notizie create a doc tastano la tenuta del sistema, impedendo qualsiasi tipo di trasformazione che possa indurre nel cittadino una coscenza e una filosofia in grado di fermarli.IO DICO che il lavoro è il pilastro centrare per ostacolare questo assurdo progetto,il lavoro reale che produce MONETA REALE, e quindi indipendenza, lavoro nelle mani dei contadini e tutto l'indotto che si può generare, negli artigiani,nei lavoratori a tempo indeterminato, nelle aziende che hanno il coraggio di investire in italia e crescere con i loro operai. SOLO DAL LAVORO REALE prodotto all'interno dello STATO si può garantire ottimi servizi per la crescita dei nostri figli. SCUOLA DI STATO, SANITA' DI STATO,ENERGIA DI STATO, per stato si intende dei cittadini che la utilizzano. Il sistema privato, rivolto solo verso il profitto ha generato questa società senza arte ne parte, una società indirizzata alla schiavitù del terzo millenio. I politici sicuramente sono parte in causa, il POTERE individua il GOVERNO CHE DESIDERA, il politico deve solo dimostrare di avere il CONSENSO dei SUDDITI, e fare in modo che nessuna idea di sinistra come la vogliono chiamare stu gente, nessu diritto conquistato dal popolo, ma solo sudditanza assoluta, questa è la cruda realtà. Il 5 DICEMBRE è il giorno del riscatto, non della rivoluzione contro b. che ce ne può fregar di meno, ma IL RISCATTO del nostro io come individuo intelligente capace di decidere del nostro destino, in una società DIVERSA dove la conoscenza deve essere genuina non quello schifo che siamo costretti a sentire quotidianamente. VIVERE NELLA MENZOGNA CONTINUA significa privarci della conoscenza che ci MANTIENE LIBERI.
RispondiEliminaaggiungo solo ... su la testa! è arrivata l'ora
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